Sostenibilità: oltre l’ambiente, un approccio sistemico al futuro

Sostenibilità: oltre l’ambiente, un approccio sistemico al futuro



Quando si parla di sostenibilità, spesso si pensa solo alla tutela dell’ambiente. In realtà, la sostenibilità è un concetto molto più ampio, che include anche aspetti sociali ed economici. Il We Do FabLab incarna questa visione attraverso progetti e iniziative che promuovono un approccio sostenibile all’innovazione e alla produzione.


Le tre dimensioni della sostenibilità

Ambientale
La sostenibilità ambientale riguarda la riduzione dell’impatto ecologico, la promozione dell’economia circolare e l’uso responsabile delle risorse. Questo include l’impiego di materiali sostenibili, la riduzione dei rifiuti e il riciclo.

Sociale
Un sistema sostenibile deve garantire equità, inclusione e benessere delle comunità. Ciò significa educare alla sostenibilità, promuovere la collaborazione e creare spazi di innovazione accessibili a tutti.

Economica
Un modello economico sostenibile è basato sulla riduzione degli sprechi, sulla produzione locale e su nuovi modelli di business che coniugano efficienza e rispetto per l’ambiente.


Il We Do FabLab e la sostenibilità in pratica

Un FabLab è un laboratorio di fabbricazione digitale in cui l’innovazione incontra la sostenibilità. Al We Do FabLab, questo principio si traduce in pratiche concrete come:

  • Materiali sostenibili: utilizzo di PLA bioplastico per la stampa 3D, riciclo creativo di materiali di scarto.
  • Produzione locale e on-demand: riduzione dell’impatto ambientale producendo solo quando necessario.
  • Open source e knowledge sharing: condivisione della conoscenza per evitare sprechi e promuovere l’innovazione accessibile.
  • Riparazione e riuso: attività di repair hacking per allungare la vita dei prodotti e ridurre i rifiuti elettronici.


 

Sostenibilità e Tecnologia: Bio-plastiche e Riciclo

Uno degli ambiti chiave su cui We Do Fablab sta lavorando è l’uso di materiali sostenibili nella stampa 3D. Un esempio significativo è il PLA (acido polilattico), una bioplastica derivata da risorse rinnovabili come il mais e la canna da zucchero. A differenza delle plastiche tradizionali, il PLA è biodegradabile in condizioni controllate e rappresenta un’alternativa più ecologica per la prototipazione e la produzione.

Dal punto di vista chimico, il PLA è un poliestere alifatico termoplastico derivato dalla fermentazione degli zuccheri, che offre proprietà simili al PET ma con un impatto ambientale ridotto. Tuttavia, la sua biodegradabilità dipende dalle condizioni di compostaggio: per decomporsi rapidamente, necessita di impianti industriali con alte temperature e umidità.

Il sistema FELFIL: chiudere il cerchio nella stampa 3D
Uno dei metodi più efficaci per applicare i principi dell’economia circolare alla fabbricazione digitale è l’uso del sistema FELFIL. Questo strumento permette di riciclare e rigenerare il filamento per la stampa 3D a partire da scarti di PLA e altri materiali.
Tra i materiali riciclabili troviamo l’HDPE (polietilene ad alta densità), usato comunemente per tappi di bottiglia e contenitori. L’HDPE è un materiale altamente resistente e chimicamente stabile, con un processo di riciclo che consente di dargli nuova vita riducendo il consumo di risorse vergini.

Applicazioni svolte all'interno del We Do FabLab:

  • Riutilizzo degli scarti di stampa 3D per produrre nuovo filamento, riducendo sprechi e costi.
  • Creazione di oggetti personalizzati con materiali rigenerati, senza impattare sull’ambiente.
  • Workshop educativi su come trasformare vecchi prototipi in nuove stampe, stimolando la consapevolezza dell’economia circolare.

 

Progetti a tema sostenibilità del We Do FabLab

Oasi in cui invecchiare bene
Un progetto che esplora coltivazioni idroponiche, riducendo il consumo di suolo e acqua e creando reti territoriali per un’agricoltura sostenibile.

FISH
Iniziativa che mira a migliorare l’efficienza delle risorse idriche, promuovendo la sostenibilità ambientale e la sicurezza alimentare, anche attraverso coltivazioni idroponiche e acquaponiche.

Wicking Beds
Cassoni in legno di larice per coltivazioni sostenibili, che mantengono il terreno umido riducendo il consumo d’acqua.

Pallet Contest Design
Un concorso per il riuso creativo dei bancali in legno, incentivando il fai-da-te sostenibile.

RiGenerazione Scuola
Un progetto che accompagna le scuole verso pratiche più sostenibili, in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Smart bin sense
Progetto robotico basato sull'intelligenza artificiale che posiziona automaticamente i rifiuti nel contenitore corretto.
 

   

 

Workshop ed eventi formativi sulla sostenibilità 

Un altro aspetto cruciale è l’integrazione della sostenibilità nella formazione. We Do Fablab collabora con scuole e istituzioni educative per sviluppare laboratori didattici che uniscono creatività e tecnologia. Iniziative come gli atelier creativi scolastici permettono agli studenti di sperimentare con stampa 3D, elettronica e riuso dei materiali, sensibilizzandoli fin da giovani alla cultura del riciclo e dell’innovazione sostenibile.

Toyhacking
Toyhacking è un’attività incentrata sulla riparazione e il riuso creativo dei giocattoli rotti o inutilizzati. L’obiettivo era duplice: insegnare tecniche di riparazione e promuovere una cultura del recupero, evitando che oggetti ancora funzionali finiscano in discarica.

Racconti dagli Abissi
Un evento dedicato alla sostenibilità marina, che, attraverso lo sviluppo di competenze informatich ha sensibilizzato i partecipanti sull’importanza della conservazione degli ecosistemi acquatici, competenze informatiche di base.

Calcografia e serigrafia
Laboratori che coniugano sostenibilità e espressione artistica attraverso tecniche di stampa innovative e a basso impatto ambientale (es.: sostituzione di lastre in rame con tetrapack e uso di inchiostri naturali)

  

 

Il Ruolo della scuola in Italia

Il ruolo della scuola in Italia, quando si parla di sostenibilità e STEAM, è centrale per formare cittadini consapevoli e competenti, in grado di affrontare le sfide del futuro con un approccio interdisciplinare. Attraverso iniziative ministeriali e programmi educativi innovativi, la scuola sta diventando un ambiente in cui la sostenibilità viene integrata nei percorsi didattici, combinando scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica (STEAM).

Il quadro normativo e programmatico
Il Ministero dell'Istruzione ha avviato diverse iniziative per promuovere la sostenibilità e l'educazione STEAM:

  • RiGenerazione Scuola: Piano nazionale che mira a trasformare la scuola in un laboratorio permanente di sostenibilità, collegando educazione ambientale, economia circolare e cittadinanza attiva.
  • Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD): Promuove l'uso delle tecnologie e della digital fabrication (es. stampa 3D, coding) nelle scuole, favorendo un'educazione orientata al problem solving.
  • Atelier Creativi: Spazi laboratoriali che integrano creatività, tecnologie digitali e sostenibilità, favorendo l’approccio STEAM sin dalla scuola primaria.
  • Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile: I programmi scolastici si stanno adeguando agli obiettivi ONU, promuovendo la transizione ecologica e l'innovazione didattica.

STEAM e sostenibilità: un binomio per il futuro
L’integrazione delle discipline STEAM con la sostenibilità consente agli studenti di sviluppare competenze fondamentali per affrontare le sfide ambientali e tecnologiche. Esempi pratici includono:

  • Educazione alla bioeconomia: Studio di materiali innovativi, come il PLA (bioplastica derivata dall’amido di mais) e il riciclo di materiali plastici
  • FabLab e didattica laboratoriale: Spazi come We Do Fablab offrono la possibilità di apprendere facendo (learning by doing), grazie alla stampa 3D, al riuso dei materiali e ai laboratori interdisciplinari.
  • Arte e sostenibilità: I laboratori di serigrafia con inchiostri naturali e calcografia con torchi stampati in 3D dimostrano come arte e tecnologia possano contribuire a un'educazione più sostenibile.

L'impatto della scuola sul territorio
Le scuole italiane stanno assumendo un ruolo attivo nella trasformazione del territorio, grazie a progetti che coinvolgono studenti, famiglie e comunità:

  • Collaborazioni con FabLab, università e aziende green-tech per creare ecosistemi di innovazione.
  • Progetti di economia circolare nelle scuole per ridurre sprechi e valorizzare materiali di recupero.
  • Attività di cittadinanza attiva per sensibilizzare su mobilità sostenibile, riduzione dei rifiuti e consumo responsabile.


La scuola italiana non è più solo un luogo di trasmissione del sapere, ma un laboratorio di innovazione e sostenibilità, in cui le discipline STEAM diventano strumenti per costruire un futuro più responsabile ed ecologico. 

 

Agenda 2030: Il Ruolo di We Do Fablab per uno Sviluppo Sostenibile

Il lavoro di We Do Fablab si allinea con diversi obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare:

Obiettivo 4 - Istruzione di qualità: Offrire formazione pratica e innovativa.

Obiettivo 9 - Industria, Innovazione e Infrastrutture: Promuovere tecnologie sostenibili e processi di manifattura digitale.

Obiettivo 12 - Consumo e produzione responsabili: Incentivare il riciclo e l’uso consapevole delle risors


L’impatto del We Do FabLab sul territorio

We Do Fablab non è solo un luogo di sperimentazione tecnologica, ma anche un punto di riferimento per la comunità locale. La possibilità di accedere a strumenti avanzati e a percorsi formativi innovativi favorisce la crescita di una nuova generazione di artigiani digitali e makers consapevoli dell’importanza della sostenibilità.

Attraverso collaborazioni con enti locali, scuole e aziende, il fablab può facilitare la creazione di progetti che abbiano un impatto tangibile sul territorio. Dalla produzione di oggetti utili con materiali di recupero alla sensibilizzazione sulla sostenibilità, ogni iniziativa contribuisce a diffondere una cultura dell’innovazione responsabile.

Oltre alla dimensione educativa e ambientale, il We Do FabLab ha un impatto positivo sul territorio grazie a:

  • Sviluppo di competenze: organizza corsi e workshop che permettono a studenti, professionisti e cittadini di apprendere nuove tecnologie e applicarle in ambito lavorativo.
  • Economia circolare locale: grazie a iniziative come il riuso dei materiali di scarto, riduce la necessità di importare risorse, incentivando la produzione locale.
  • Inclusione sociale: offre spazi di lavoro condivisi accessibili a tutti, promuovendo la collaborazione tra diversi settori e fasce della popolazione.
  • Supporto all’innovazione: fornisce strumenti avanzati per la prototipazione, aiutando startup e piccole imprese a sviluppare idee innovative con costi ridotti.
     

Conclusione: innovare in modo sostenibile

Al We Do FabLab, la sostenibilità è un impegno concreto che si traduce in azioni tangibili.
We Do Fablab e altri spazi simili sono il ponte tra scuola, territorio e industria, dimostrando che l’educazione può essere il vero motore del cambiamento.
L’innovazione non deve essere sinonimo di spreco, ma di soluzioni intelligenti che rispettano l’ambiente, rafforzano le comunità e creano nuove opportunità economiche.


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