L'alba di una nuova era spaziale
Forse ho letto troppi libri di fantascienza.
O forse ho letto troppi libri critici sul “turbo capitalismo”.
Fatto sta che la corsa allo spazio di questi ultimi tempi mi ha fatto venire in mente alcuni scenari che forse non sono molto raccontati ed esplorati nella narrativa comune.
La domanda alla base di tutto è: perché andiamo nello spazio?
Sicuramente andare nello spazio è un prolungamento dell’umano desiderio di volare. Tra l’altro “desiderio” deriva proprio da “de-sidere”, che significa letteralmente, "mancanza di stelle", nel senso di "avvertire la mancanza delle stelle".
Ma l'espolorazione spaziale nei primi tempi è anche stata spinta della competizione durante la Guerra Fredda, come strumento per dimostrare la propria superiorità anche potenzialmente nel settore militare.
Non c'è da stupirsi, perchè sappiamo che anche l'idea di Internet stesso deriva da una prima applicazione nello stesso campo, così come tante altre innovazioni e tecnologie che utilizziamo correntemente.
Ma nel campo spaziale, a 50 anni dal periodo d'oro, si sta aprendo una nuova era, dominata dai privati e con l'ingresso della Cina come attore sempre più importante.
Sono di queste ore le prime immagini della stazione orbitale cinese, immagini impressionanti per il livello di tecnologia (chissà perchè abbiamo ancora in mente che tutto quello che viene fatto da quelle parti siano "cinesate" nel senso di cose raffazzonate...e invece!).
Tutto questo mentre la Stazione Spaziale Internazionale (ISS), frutto prezioso di una collaborazione internazionale, sta andando verso l'abbandono. Nel giro di 7 anni, che in termini di programmazione spaziale sono istanti, dovrà molto probabilmente essere dismessa.
E qui rientrano in campo i privati. Alcune opzioni sul campo sono proprio di commissionare a loro la nuova stazione spaziale internazionale, dopo le varie commesse milionarie sui viaggi spaziali. Anche se in realtà ad oggi c'è molto più interesse per un'avamposto "fisso" sulla Luna...
Non sono a priori contrario all'iniziativa privata, ma è indubbio che gli interessi dei privati non coincidono con quelli della collettività.
In questo momento ci stiamo raccontando che i viaggi spaziali sono per i ricchi milionari che vogliono togliersi lo sfizio di fare del turismo "estremo" e nell'ottica del sistema economico attuale ci sarà poi un progressivo abbattimento dei costi e tutti potremo farci un giretto fuori dall'atmosfera terrestre.
Ci stiamo anche raccontando che andare su Marte, in fondo, è a portata di mano. Ci sono solo mille mila problemi tecnici (tra cui, non indifferente, il fatto che l'uomo non è strutturalmente fatto per rimanere esposto alle radiazioni cosmiche, da cui la nostra maltrattata atmosfera ci protegge), ma ci arriveremo.
Intanto quello che è sicuro è che il business dello spazio si attrezza.
Innanzitutto colonizzando lo spazio con satellini e micro satelliti, la nuova frontiera. Anche in questo caso la narrazione è che serviranno per portare internet in tutto il mondo, intanto però sono già a servizio della finanza, per rendere ancora più veloci e sicure le transazioni. Il "bene pubblico" arriverà, prima il business.
Sentiamo anche parlare di andare a trivellare asteroidi alla ricerca di sostanze preziose e rare, qualcuno sta già vendendo lotti lunari, qualcuno gira film nello spazio, altri progettano la più grande stazione commerciale.
Ecco: io sto pensando ad una cosa.
Ma se mettiamo assieme l'approvvigionamento di materiali in giro per il sistema solare, stazioni spaziali e automazione non potremmo magari un giorno avere delle "fabbriche" in orbita? In alcuni momenti, già oggi, la Stazione Spaziale Internazionale è più vicina a noi di Parigi, di New York e certamente della Cina... potrebbe nascere un nuovo sistema di logistica integrato, dallo spazio a interporti terrestri e poi consegna con droni.
E poi, qualcosa di prodotto nello spazio a che leggi deve sottostare? Quale norma sulla sicurezza deve rispettare? Soprattuto, che tassazione deve avere? Più banalmente, cosa accade se una società dovesse mettere la sua sede legale su una stazione spaziale?
Non vorrei che la risposta alla domanda molto romantica del perchè andiamo nello spazio sia molto più... terra terra (permettetemi il gioco di parole).
Torna al blog