Erasmus+ Workshop Mini Fabricademy 5

Erasmus+ Workshop Mini Fabricademy 5



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Alessandro Marcon
dal 01/07/2024 al 05/07/2024
Hosting Organization: Fab Lab León
Workshop Mini Fabricademy
2023-1-IT02-KA121-ADU-000115822

 

 

Workshop Mini Fab Academy:

Il corso è stato sviluppato nella modalità "learn by doing", in cui ogni giornata prevedeva una parte teorica seguita da una pratica per apprendere la metodologia. La durata è stata di 5 giorni, dalle 9:00 alle 15:00/16:00, dal lunedì al venerdì, con ogni giornata dedicata a un argomento della Fab Academy. Le giornate si sono svolte secondo il seguente programma:

Lunedì: Bio Fabricating Material

Il primo giorno siamo stati accolti da Nuria, che ci ha presentato lo spazio del FabLab e i progetti che stanno portando avanti. Lo spazio del laboratorio è molto funzionale e stimolante per lavorare, diviso su due piani, permettendo di fare didattica a due classi distinte di studenti, ognuno con una postazione PC di lavoro. Per noi è stata dedicata un'intera saletta in cui potevamo lavorare tranquillamente ai nostri progetti.

Dopo aver terminato la visita, Nuria ci ha introdotto il primo argomento, "Bio Fabricating Material", spiegandoci la filosofia dietro questo tipo di sperimentazioni, volte soprattutto a trovare metodi alternativi per la produzione di tessuti, coloranti, gomme, ecc. Con queste sperimentazioni si possono creare materiali sostenibili, riciclabili e a basso impatto ambientale. Dopo averci illustrato casi pratici, abbiamo iniziato la sperimentazione. Io ho preparato una soluzione che, indurendosi, crea una sorta di gomma morbida; da questa base di ricetta ho creato due varianti: una con il colorante cocciniglia (estratto da insetti) e una con un colorante fluorescente.

Di seguito le fasi:

Ricetta 1 per realizzare un biofilm flessibile con polvere fosforescente:

  • 250 ml di acqua

  • 5 g di agar

  • 15 g di glicerina

  • 0,5 g di polvere fosforescente

Ho mescolato l'acqua e la glicerina, poi ho aggiunto la polvere di agar. Ho riscaldato la soluzione per mezz'ora, mantenendo la temperatura tra 30 e 60°C.

Ricetta 2 per realizzare un biofilm flessibile con cocciniglia:

  • 250 ml di acqua

  • 5 g di agar

  • 15 g di glicerina

  • Mezza pipetta di cocciniglia

Ho inserito il composto in uno stampo di plexiglass.

Dopo una settimana, i risultati:

  • Il campione con la cocciniglia si è troppo essiccato.

  • Il campione con la polvere fosforescente non si è indurito ed è rimasto di consistenza gelatinosa.

Considerazioni: I materiali non hanno dato risultati soddisfacenti principalmente perché serve un po' di pratica e sperimentazione.

Martedì: 3D Printing on Fabric

In questa giornata abbiamo affrontato l’argomento della stampa 3D su tessuti. Nella prima parte della mattinata, ci sono stati mostrati esempi, tecniche e materiali per poter stampare sul tessuto. Successivamente, ci è stato spiegato come disegnare in 3D alcuni pattern con il software gratuito Tinkercad, utilizzando la funzione di disegno con blocchi di programmazione per creare disegni parametrici facilmente modificabili.

Nella parte pratica, ho sperimentato due tipi di materiali e due diversi tessuti. Il primo esperimento è stato realizzato con una stoffa elastica e il materiale TPU, che è una gomma morbida. Le sperimentazioni sono riuscite e sono soddisfatto del risultato ottenuto.




 

Mercoledì: E-Textiles

Nel terzo giorno, Nuria ci ha mostrato come creare sensori e circuiti elettronici con la stoffa e i materiali adatti. Nella prima parte, abbiamo visto diverse tipologie di costruzione dell’oggetto e alcuni materiali smart come il velostat. Nella seconda parte, abbiamo preso ago e filo e abbiamo creato un sensore di pressione utilizzando il velostat, un materiale la cui resistenza elettrica diminuisce con la pressione.



 

Giovedì: Wearable

In questa giornata abbiamo avuto una panoramica di progetti in cui si controllava l’elettronica cucita con dei microcontrollori. Nella prima parte, abbiamo visto la teoria su come collegare un circuito a una scheda basata su Arduino e come programmare. Abbiamo utilizzato una scheda chiamata Seed Xiao RP2040, saldata su una basetta wearable. Il circuito creato permetteva a un LED di aumentare o diminuire l’intensità quando si premeva il nostro sensore di pressione, tutto cucito con filo conduttivo. Il risultato è stato buono, ma ho trovato difficoltà nell’uso di ago e filo perché avevo poca pratica.

Le mie considerazioni sono molto positive, poiché questa parte del workshop mi permetterà di trasmettere quanto ho imparato non solo alle scuole, ma anche alle aziende del territorio che si occupano di creazione di abiti ed accessori, per diffondere sempre di più la transizione digitale anche nei settori più tradizionali.


 
 

Venerdì: Final Project Presentations

L’ultimo giorno abbiamo presentato i nostri progetti. Io ho creato una t-shirt con dei LED in cui ho inserito il programma di Arduino fatto il giorno prima, così che quando toccavo il sensore di pressione, i LED aumentavano o diminuivano l’intensità. Ho realizzato un progetto semplice sia per il tempo a disposizione sia per la mia personale difficoltà nel cucire in modo ordinato i vari componenti elettronici. I LED utilizzati erano recuperati da luci acquistate al supermercato, quindi i valori delle correnti non erano molto precisi e l'escursione di luce era minima, ma il progetto funzionava, poiché visualizzando con il monitor seriale dell’IDE di Arduino si vedeva distintamente il variare dei valori.

Conclusioni

Sono molto soddisfatto del progetto sia per la professionalità dello staff del FabLab Leon sia per come si è svolto il corso. Mi ha dato la possibilità di imparare molte cose e di avere gli strumenti per poterle replicare a casa. Alcune fasi di questa esperienza le replicherò sicuramente all’interno di We Do FabLab per diffondere sempre di più le competenze acquisite. Il corso mi permetterà di creare percorsi formativi inclusivi nelle scuole per insegnare le nuove tecnologie, come l’elettronica e la programmazione, in modo divertente e coinvolgente anche per le ragazze.

Un ringraziamento particolare a We Do FabLab per la gestione e l’opportunità data dall’Erasmus.


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