Erasmus+ Workshop Mini Fabricademy 4

Erasmus+ Workshop Mini Fabricademy 4



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Giada Zerboni
dal 01/07/2024 al 05/07/2024
Hosting Organization: Fab Lab León
Workshop Mini Fabricademy
2023-1-IT02-KA121-ADU-000115822

 

 

Introduzione al contesto - fablab di Leon e Fabricacademy 

Il FabLab León si trova nella città omonima nel nord della Spagna, in una zona periferica a vocazione industriale e commerciale. Gli spazi sono quelli di un capannone, ma gli interni sono ben curati e nulla è lasciato al caso. Tutto è funzionale alla filosofia del making, dove vengono disegnati e autoprodotti, grazie alle numerose macchine presenti, dalle maniglie ai circuiti. Il FabLab è gestito principalmente da Nuria Robles, FabLab manager con un'esperienza decennale nel campo della tech education. Dal 2012, coordina le attività all’interno della FabAcademy, il corso a livello mondiale più importante per la gestione dei FabLab e dei makerspace. Dal 2015, collabora anche con la Fabricademy, specializzata nell'applicazione dei tessili al mondo dei maker.

La Fabricademy è un programma educativo innovativo che unisce l'artigianato tradizionale con le tecnologie digitali e la scienza dei materiali. Questo corso esplora le intersezioni tra tessuti, nuove tecnologie e sostenibilità, offrendo agli studenti l'opportunità di sviluppare competenze pratiche e teoriche nell'ambito della fabbricazione digitale applicata ai tessili.

Grazie alla collaborazione avviata due anni fa tra WeDo Fablba e FabLab Leon, a inizio luglio si è svolta una minifabricademy, con l’obiettivo di sviluppare alcuni temi di questo corso e poterli poi applicare al contesto del We Do. 

 

Il corso 

Nuria ha preparato un programma dettagliato, strutturando ogni giorno intorno a un tema specifico, fornendo riferimenti progettuali e bibliografici per poter continuare ad approfondire gli argomenti. Ogni argomento è stato sviluppato con l’applicazione pratica di mini progetti e il giorno finale ogni partecipante ha presentato il proprio progetto finale. 

 

Biomateriali

Si è introdotto il mondo dei biomateriali, ovvero quei materiali che vengono prodotti da materie organiche, in particolare quelli che vengono definiti scarti e rifiuti come le bucce della cipolla. Nello specifico abbiamo seguito delle ricette per la creazione di bioplastiche utilizzando diverse quantità di agar agar e gelatina per addensare. 

Dopo aver realizzato le ricette abbiamo lasciato asciugare i biomateriali per quattro giorno, ma alla fine si sono create delle muffe. Il processo di realizzare di questi materiali è molto delicato e ci vuole un ambiente adatto e strumenti più precisi. In ogni caso è stato interessante vedere i diversi processi e esplorare questo mondo che per me era completamente nuovo. 

 

Stampa 3D su tessuti

La stampante 3D è stata applicata alla realizzazione di esempi di decorazioni che sono stati stampati direttamente su un tessuto tipo tulle. Dopo aver esplorato la funzione di codeblocks di Tinkercad che applica i principi del disegno parametrico, si sono fatte le prove di stampa. In particolare è stata usata la seguente tecnica: stampare due strati del disegno, fermare la stampa (in modo automatico con le impostazioni dello slicer), applicare il tessuto fermandolo con delle pinze al bordo della stampante e far ripartire la stampa. In questo modo la stampa è più stabile e resistente. Il risultato è stato molto affascinante. Questa tecnica è applicabile con le stampanti aperte, quelle chiuse per via della struttura del piatto non è possibile. 

 

E-textiles e wereables 

Il mondo dell’elettricità e dell’elettronica applicata al tessile è uno dei punti fondamentali della fabricademy, dove arte e tecnologia si fondono per realizzare nuove soluzioni e aprire nuove opportunità di applicazioni. Utilizzando fili conduttivi che vengono cuciti sul tessuto si possono creare dei circuiti cuciti. In particolare è stato visto il velostat, un tessuto che funziona come sensore perché premendolo si cambia la resistenza del circuito e quindi permette di accendere o spegnere un led, per esempio. Nel campo dell’elettronica invece è stato utilizzato un microcontrollore realizzato all’interno del fablab, basato sul modello del lilypad di Arduino. 

L’ultimo giorno è stata fatta una restituzione del percorso con i propri progetti. Nello specifico nel mio caso ho presentato un circuito cucito analogico, perché ho avuto problemi con il mio dispositivo a collegare il micro controllore. Questo però mi ha permesso di andare oltre ai limiti sia di tempo che tecnologici che spesso dobbiamo affrontare nei nostri progetti, riuscendo comunque a realizzare un prodotto finale coerente con il percorso fatto. 

 

Restituzione al FabLab

L’esperienza di Nuria nella gestione di corsi rappresenta un esempio ideale di ciò che potrebbe arricchire il FabLab. Questo percorso ci ha permesso, in pochi giorni, di ottenere una panoramica approfondita su un tema ancora poco esplorato in Italia: l'integrazione dei tessili nel mondo del making e della tech education. La Fabricademy si propone come una risposta sostenibile all'industria tessile, una delle più inquinanti al mondo, focalizzandosi sull'utilizzo di materiali alternativi come i biomateriali e il riuso di scarti tessili per creare nuovi prodotti grazie all'applicazione dell'elettricità e dell'elettronica.

Per il FabLab, è cruciale avere a disposizione esempi concreti che possano ispirare i frequentatori e promuovere la creatività. Il FabLab è uno spazio di condivisione di idee e progetti, dove le persone possono lasciarsi ispirare e scoprire nuove opportunità. Arricchire l’offerta del WeDo FabLab con il tema dei tessili potrebbe stimolare la creazione di nuove collaborazioni e attirare nuove persone, promuovendo l’inclusione e la diversità. Questo si inserisce perfettamente nell'ottica di una transizione digitale, dove la tecnologia e la sostenibilità diventano strumenti fondamentali per sviluppare progetti innovativi e responsabili. Quindi, utilizzando le risorse già presenti nel fablab, si potrebbe realizzare un catalogo sia di materiali che di miniprogetti da mostrare sia ai corsi che ai frequentatori dello spazio. Inoltre durante l’anno si possono proporre, anche in base all’interesse manifestato, delle giornate di approfondimento su determinati temi. 

Gli obiettivi della mobilità erano la definizione di applicazioni pratiche di tipo sperimentale a tema wearable e la capacità di proporre piccoli progetti sperimentali da avviare in collaborazione con gli altri partecipanti. L'accento sui wearable non solo introduce nuove possibilità di innovazione, ma anche opportunità per una maggiore inclusione, permettendo a chiunque di partecipare e contribuire attivamente alla transizione digitale e sostenibile.

 


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