Erasmus+ Workshop Mini Fabricademy 3

Erasmus+ Workshop Mini Fabricademy 3



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Roberta Girondini
dal 01/07/2024 al 05/07/2024
Hosting Organization: Fab Lab León
Workshop Mini Fabricademy
2023-1-IT02-KA121-ADU-000115822

 

 

Avevo già visitato il Fablab nel 2022 per imparare nuovi metodi di gestione.
La sede è rimasta la stessa.
Ulteriori progetti sono stati sviluppati e sono state aggiunte altre stampanti 3D per i laboratori STEAM.
Il corso si è tenuto principalmente nella sala dedicata a FABRICADEMY (https://textile-academy.org/)

Anche il team del FABLAB è lo stesso:
- Nuria, la manager del Fablab
- Adrián  che ha sviluppato un microcontrollore che abbiamo usato durante il corso
- Pablo si occupa di sviluppare progetti per terzi all’interno del FABLAB
- Tania e Edgar si occupano principalmente di formazione.
 

Scopo del corso e svolgimento

Il corso è intitolato MINI FABRICADEMY. 

L'obiettivo è dare ai partecipanti conoscenze e competenze per sviluppare progetti educativi sulla fabbricazione digitale applicata al settore tessile.
 

Giorno 1

Dopo un giro di presentazione del FABLAB, Nuria ha iniziato a presentare il corso.
L'obiettivo della prima giornata è la fabbricazione di biomateriali.

Su un tavolo c’erano tanti materiali e colori ben catalogati, compresi i fallimenti, da cui prendere ispirazione.

Dopo che Nuria ha spiegato la parte teorica siamo passati alla parte pratica.
Abbiamo scelto un biomateriale, miscelato e cotto i vari componenti.
Poi abbiamo versato su dei fogli i vari composti e lasciato ad addensare il tutto.
 

Giorno 2

Appena arrivati abbiamo controllato i biomateriali che erano ancora liquidi.

L'obiettivo della giornata era produrre una piccola stampa 3d da utilizzare eventualmente per il progetto finale.
Ho scoperto che Tinkercad ha una funzione di disegno 3d tramite codice blocchi.
Abbiamo usato questa funzione per creare pattern da inviare tramite file STL al software della stampante 3d.

La stampa di pattern su un piccolo scampolo di tulle o di garza elastica è interessante, perchè permette di studiare altri sistemi di fissaggio su tessuto.
 

Giorno 3

Anche questa giornata è partita con il controllo dei biomateriali che piano piano si stavano solidificando o crepando.

Poi è iniziata la parte teorica di elettronica tessile.

Siamo partiti dalle basi:
- la spiegazione di un circuito elettrico
- l’uso del multimetro.

Abbiamo iniziato a costruire e testare un piccolo circuito gestito da un scheda simile al Lilypad di Arduino progettata all’interno del Fablab Leon.
 

Giorno 4

Abbandonati provvisoriamente i morsetti coccodrillo che erano serviti per verificare che il circuito funzionasse correttamente,  abbiamo iniziato a cucire un sensore di pressione composto da tessuto, nastro conduttivo, automatici e velostat (un materiale conduttivo che con la pressione riduce la sua resistenza).

Poi tutti i vari componenti sono stati cuciti/ricamati con il filo conduttivo su un panno di feltro.
 

Giorno 5

Dopo aver completato il circuito, abbiamo fatto un piccola presentazione delle nostre idee, delle difficoltà e degli stimoli che abbiamo ricevuto in questi giorni.

Cosa ho imparato

Nuria ha insistito molto sulla documentazione di ogni fase dei progetti, dall’idea al risultato finale, compresa la documentazione di problemi e fallimenti.

Per quanto riguarda i biomateriali , è interessante la quantità di prodotti e variazioni che si possono ottenere anche da prodotti di facile reperibilità come acqua, glicerina, agar-agar.

Anche per la creazione di pigmenti può essere un processo relativamente facile, da valutare partendo dalla coltivazione nello spazio a disposizione del WEDO FABLAB.

L’uso di componenti casalinghe non significa non prestare la giusta attenzione alla sicurezza. Bisogna lavorare con le giuste attrezzature, le miscele devono essere preparate con strumenti dedicati.

È necessario sviluppare ulteriormente delle competenze in tutti gli ambiti che abbiamo toccato durante il corso, dalla conoscenza dei materiali all’elettronica, ai software, agli strumenti che è necessario utilizzare.

La “contaminazione” di idee è sempre la parte più interessante.Ognuno di noi ha portato idee e suggerimenti in base al proprio carattere e background.

Cosa si può implementare al Wedo Fablab

Il primo progetto che si può sviluppare un campionamento di stampe 3d di pattern su tulle o tessuti similari. Da presentare ad esempio a un workshop sul cucito.

Si potrebbe proseguire con l’implementazione di piccoli circuiti dotati di scheda E-textile come Lilypad o simili, studiando sensori di pressione di varie forme.

Anche uno schema di uso del multimetro rivolto alle misurazioni di piccoli componenti elettronici potrebbe facilitare lo studio e l’uso di componenti elettroniche.

Le possibilità sono davvero molte, e molti suggerimenti possono arrivare dalle risorse che Nuria ha condiviso.

Da valutare con attenzione la produzione di biomateriali per i tempi di asciugatura e per il controllo quotidiano dei risultati.

Inoltre quasi tutti i materiali che abbiamo usato durante il corso, compresi alcuni di quelli elettronici, possono essere materiali di recupero.
Dal pentolame per produrre biomateriale alle stoffe per i sensori o per cucire i wearable.


Torna al blog