Erasmus+ Toy Hacking 7

Erasmus+ Toy Hacking 7



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Leonardo Fernez

dal 12/02/2024 al 16/02/2024
Hosting organization: Buinho Associação - Portogallo
Workshop Toy Hacking
2023-1-IT02-KA121-ADU-000115822

 

 

Introduzione

Partecipare al corso di Toy Hacking, tenutosi a Carcavelos dal 12 al 16 febbraio 2024 presso la sede locale del FabLab Buinho, ha superato di gran lunga le mie aspettative. Arrivato con il presupposto di ampliare le mie capacità nell’ambito elettronico e informatico, oltre a comprendere i meccanismi dietro alla riparazione e riciclaggio di oggetti, mi sono dovuto ricredere: l'esperienza è stata molto coinvolgente e ha fornito un notevole arricchimento sotto vari aspetti, non limitandosi a un superficiale insegnamento, ma approfondendo in modo chiaro e distinto, tutte le possibili vie che questo mondo ha da offrire.

Primo giorno

Il luogo in cui si sono svolte le attività era un locale di due piani: durante la mattinata del primo giorno ci siamo spostati al piano inferiore, nel quale si sono tenute le presentazioni, per poi proseguire con una breve introduzione sul Toy Hacking, un’attività steam innovativa che mira a fornire a tutti le stesse opportunità, promuovendo l'inclusione sociale, e stimolando la creatività individuale attraverso un'opportunità educativa di grande valore. Successivamente, è stata fornita una spiegazione dettagliata sul corso e sulle attività previste in seguito. Nel pomeriggio, ci siamo spostati al piano superiore, dove erano già state allestite le postazioni di lavoro, con l'obiettivo di mettere le mani sui giochi che erano stati buttati e provare a ripararli, dandogli nuova vita e riciclando i componenti. Attraverso un’approccio sperimentale, partendo dunque dall’osservazione e valutazione dei possibili guasti, e utilizzando strumenti come ad esempio il multimetro per identificarli, abbiamo potuto subito conoscere le tecniche di saldatura e comprendere un primo funzionamento dei circuiti.

Secondo giorno

Durante il secondo giorno abbiamo acquisito dimestichezza e rafforzato le nostre abilità con il saldatore e con i collegamenti elettrici: tutta la giornata è stata impiegata per la realizzazione di un pupazzo munito di circuito e di una cassa Bluetooth, attraverso cui si possono trasmettere contenuti musicali dai propri dispositivi elettronici. Nella prima parte del corso abbiamo appreso alcune conoscenze di base. Ciò che più mi ha colpito è stato vedere come da un oggetto apparentemente inutile si possa ottenere qualcosa di funzionale e innovativo. Inoltre la parte più affascinante del toy hacking è che si propone di dare a tutti le stesse opportunità, non limitandosi ad adulti o esperti, ma aprendo le proprie porte a un pubblico molto più ampio. Credo, infatti, che l’idea di hackerare un gioco, come attività didattica, sia perfetta anche per ragazzi giovani o bambini che vogliono conoscere la meraviglia dell’elettronica e allo stesso tempo divertirsi. L’insegnante, Carlos, è stato gentilissimo: aiutandoci nel momento del bisogno, ci ha trasmesso una filosofia che si basa sulla libertà di hackerare e sperimentare, cioè di trasformare qualcosa di già esistente in qualcos’altro, mettendo in pratica le competenze teoriche acquisite senza paura di sbagliare.

Terzo giorno

Il terzo giorno abbiamo visitato la vicina località marittima di Cascais. Al mattino ci siamo ritrovati in stazione, abbiamo preso il treno e ci siamo fermati poco prima di entrare in città, così da poter passeggiare accanto al mare. La leggera brezza marina ci accompagnò per tutto il nostro cammino, caratterizzato da un panorama stupendo da togliere il fiato. Messo piede in città, rimanemmo stupiti dalle splendide piazze, ricche di architetture dai più svariati stili e colori, come dagli edifici, grandi e imponenti, frutto di una lunga storia di crescita ed espansione. Prima di pranzo, Carlos ci ha portati a visitare il museo della città, dove abbiamo visto, nella sua interezza, tutta l’evoluzione storica, economica e culturale di Cascais. Nel pomeriggio, abbiamo esplorato ulteriormente la cittadina. Poi siamo andati tutti insieme al museo del mare, in cui abbiamo potuto conoscere le tecniche e gli usi, gli utensili e i mezzi, utilizzati nei secoli in mare per pescare e navigare, oltre a tutta la fauna che abita le acque, dai pesci più comuni a quelli più rari, dalle specie maggiormente colpite dall’inquinamento a quelle ormai estinte e fossilizzate. Successivamente abbiamo potuto assistere a una mostra d’arte contemporanea, focalizzando il nostro sguardo sul forte espressionismo e sulle complesse emozioni che scaturivano dai dipinti. Ho apprezzato molto questa “giornata culturale” in quanto ho potuto approfondire l’incredibile ricchezza storica e soprattutto artistica del Portogallo.

Quarto giorno

Giovedì, mettendo da parte un’attimo l’elettronica, ci siamo, con mio grande piacere, cimentati nel mondo della programmazione. Dopo un’efficace e ben strutturata introduzione a Micro:bit, abbiamo avuto tutta la mattinata per provare e testare parte delle infinite possibilità che dà questa scheda. Grazie all’oretta passata a sperimentare, nel pomeriggio ho potuto modificare, con gran facilità, un giocattolo rendendolo interattivo. Inizialmente ho dovuto far uso delle conoscenze acquisite nei primi giorni: collegare tutti i fili in modo da creare un circuito che potesse alimentare la scheda e il servo motore, quindi saldare tutti i componenti e infine controllare che l’elettricità passasse correttamente. Poi mi sono occupato della programmazione del software, risultando anch’essa molto semplice e intuitiva. Infine ho inserito tutto all’interno del giocattolo, con il sorprendente risultato di fargli muovere un arto scuotendolo. 

Quinto giorno

Durante il quinto e ultimo giorno abbiamo tirato le somme: in primis, Carlos ci ha fornito gli ultimi dettagli e un sacco di materiale utile per approfondire il Toy Hacking, oltre a darci degli spunti per progetti futuri e le sue possibili applicazioni (ad esempio può essere utile per aiutare bambini affetti da disabilità); poi, in secondo luogo, abbiamo potuto esporre le nostre problematiche e/o perplessità incontrate durante lo svolgimento del corso.

Conclusione

Sono pienamente soddisfatto del lavoro svolto a Buinho e sono convinto di aver ulteriormente sviluppato le mie capacità nell’ambito dell’elettronica e dell’informatica.

Prossimamente al WeDo Fablab

Tra non molto tempo parteciperò ad un incontro al WeDo Fablab in cui potrò condividere ciò che ho appreso con gli altri membri dell’associazione.

Inoltre è in programma un workshop dedicato proprio al Toy Hacking in cui i partecipanti potranno imparare le basi dell’elettronica.


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