Erasmus+ Summer Lab 2024 Bio Design
ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Giada Zerboni
dal 14/07/2024 al 21/07/2024
Hosting Organization: Laboratorio Biomimético
Workshop Summer Lab 2024 Bio Design
2023-1-IT02-KA121-ADU-000115822
Contesto
Il Summerlab in biodesign è un progetto del Laboratorio Biomimetico, fondato da Marlen Lopez e Manuel Persa con sede nel villaggio di Ladines nelle Asturie. Il laboratorio è strutturato in due spazi, uno studio e un magazzino in un edificio rurale. Il villaggio di Ladines è immerso nel parco naturale di Redes, ed è caratterizzato dagli edifici in architettura tradizionale ben mantenuti. Marlen e Manuel hanno anche uno studio di architettura, dove realizzano progetti basati sulla biomimetica.
La biomimetica è un campo interdisciplinare che studia e imita i processi biologici, le strutture e i sistemi naturali per sviluppare nuove tecnologie e soluzioni innovative. L'obiettivo è sfruttare l'efficienza e la funzionalità osservate in natura per migliorare prodotti, materiali e metodi in vari settori come l'ingegneria, la medicina e il design sostenibile.
Il corso
Guardare alla natura ci permette di trovare soluzioni per realizzare progetti alternativi e sostenibili. Ma come si fa a farsi ispirare alla natura? Il corso ha previsto lo sviluppo di diverse tematiche per poter introdurre i partecipanti alla metodologia, utilizzando strumenti di produzione artigianale e digitale. Il corso è rivolto a tutti coloro che sono interessati alle tematiche della sostenibilità, del disegno e della biologia. A questa edizione hanno partecipato 8 donne con background differenti: architettura, grafica, biologia.
Ogni giorno sono stati trattati diversi temi, definiti “capsule formative” per avere una panoramica generale di un argomento molto complesso. Il programma del corso è stato molto intenso, e durava tutto il giorno e alcuni giorni sono state previste delle sessioni serali.
Colori
Come la natura genera colore? La giornata è iniziata con una passeggiata nei boschi intorno a Ladines, raccogliendo campioni e facendo osservazioni. Un esercizio è stato quello di creare una tavola dei colori della natura, utilizzando i campioni raccolti. Nel pomeriggio si è svolta la parte pratica nello studio; dopo un’introduzione sulla chimica dei colori si sono testati dei pigmenti ottenuti da materiali naturali, come terra, castagne, eucalipto. Per finire è stato mostrato come ricavare del colore dal mallo e dalla foglie di noce.
Materiali
Giornata dedicata alla realizzazione di biomateriali. La mattina è stata teorica, con una panoramica su come la natura “fabbrica” i suoi materiali e le applicazioni dei biomateriali. Manuel ha condotto diversi esperimenti e abbiamo potuto osservare molti oggetti realizzati con bioplastiche, biotessuti, bioceramiche e biofili. Nel pomeriggio abbiamo applicato delle ricette di biomateriali e realizzato diversi campioni. L’esperienza di Manuel in questo campo è molto ampia e stimolante, in quanto abbiamo potuto osservare tanti esempi e applicazioni pratiche di questi biomateriali, argomento molto interessante ma ancora delicato da affrontare, in quanto le ricette sono molto instabili e non sempre danno il risultato voluto. In generale però tutti i campioni che abbiamo realizzato sono venuti e non si è sviluppata la muffa in quanto è stato aggiunto un pizzico di antimuffa in ogni ricetta.
Forma
Analisi delle strutture presenti in natura, con una passeggiata al mattino per osservare i principali pattern. Ogni forma ha una sua determinata funzione, come la sfera per proteggere, la spirale per impacchettare, il frattale per colonizzare. Dopo aver raccolto i campioni abbiamo studiato le forme e realizzato un modello che abbiamo stampato in 3D. Nel pomeriggio si è svolto un workshop di origami, in quanto Marlen e Manuel hanno realizzato delle installazioni basate sugli origami e la loro esperienza pratica in questo ambito applicato alla natura è stata molto ispirante.
Funzione
Si è approfondito il concetto di funzione attraverso l’osservazione al microscopio. Inoltre è stato introdotto il modello biomimetico per poter realizzare un progetto basato sulla biomimesi. Questo modello è rigoroso, composto da diversi fasi e basato sulla metodologia sviluppata negli anni dal Laboratorio e da altri enti di ricerca.
Sistema
Per concludere l’ultimo giorno si è visitata la centrale idroelettrica di Rioseco per poter osservare come l’uomo utilizza una delle risorse più importanti presenti in natura, ovvero l’acqua. Nel pomeriggio si è testato l’utilizzo dell’intelligenza artificiale come aiuto per sviluppare progetti di biomimetica. Si è usato chat gpt per la parte di testo progettuale e leonardo.ai per la parte di restituzione grafica.
Restituzione al FabLab
Il corso è stato ben organizzato nei minimi dettagli, con tanti materiali e suggestioni che i partecipanti potranno poi sviluppare in base ai propri interessi. Per il FabLab potrebbe essere interessante organizzare un corso residenziale, sicuramente appoggiandosi ad altre realtà presenti sul territorio. Il contesto è leggermente diverso e gli scopi del FabLab non sono gli stessi del Laboratorio Biomimetico, ma sicuramente hanno entrambi in comune il desiderio di coinvolgere persone nel fare attivamente cose. Il FabLab potrebbe essere la sede ideale, con i macchinari e le persone a disposizione, per svolgere delle parti pratiche di un ipotetico corso residenziale che potrebbe anche essere organizzato da altre associazioni.
Nel campo dei contenuti del corso, invece, l’applicazione più interessante al FabLab è quella legata ai biomateriali. Argomento che è sempre più presente nelle mobilità organizzate, sicuramente è fondamentale trovare la “ricetta” giusta per poter sviluppare delle attività di divulgazione su questo argomento. Bisogna fare tante prove e sperimentazioni, ma il FabLab potrebbe essere un punto di riferimento a livello locale per poter avere dei campioni di biomateriali e scambiarsi esperienze. Dopo questi passaggi si potrebbero organizzare dei mini workshop, ma prima bisogna sperimentare tanto.
Il contesto storico di Omegna è basato sull’industrializzazione e sul design e poter applicare nuove prospettive legate alla natura (anch’essa molto presente nel territorio) potrebbe essere da stimolo per nuovi percorsi e opportunità all’interno del FabLab.
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