Erasmus+ American College of Greece

Erasmus+ American College of Greece



ERASMUS +
REPORT MOBILITA’ - Roberta Girondini

dal 28/06/2022 al 05/07/2022
Hosting organization: American College of Greece Research Center - Grecia
Progetto 2021-1-IT02-KA122-ADU-000020427

 

 

LA STRUTTURA

L’American College of Greece (https://www.pierce.gr/en/) è una scuola privata divisa in tre aree:

  • Pierce (scuola primaria e secondaria)

  • Deree (università e master)

  • Alba Graduate Business School

La scuola è nata nel 1875 a Smirne (Izmir) in Turchia, come “The American School for Girls”. Nel 1965 è stata aperta l’attuale sede ad Atene e nel 1984 sono stati ammessi i primi ragazzi.

All’interno del Pierce sono presenti i seguenti percorsi:

  • Elementary School (durata 6 anni dai 6 ai 12 anni)

  • Gymnasium (durata 3 anni dai 12 ai 15 anni)

  • Lyceum (durata 3 anni dai 15 ai 18 anni)

Il motto del College è “Non ministrari sed ministrare” (“Non essere servito ma servire”).

È importante  la politica della scuola riguardo ai problemi ambientali, partendo da comportamenti che ognuno di noi può mettere in atto. Gli alunni hanno a disposizione i contenitori per la raccolta differenziata, che non sempre si trovano in città.Nelle trasferte le borse con i contenitori dei cibi vengono riportati a scuola.La nuova sede della Pierce Kindergarten and Elementary sarà ad impatto zero.

La mission del College è fornire un'educazione a tutto tondo per formare cittadini globali intellettualmente indipendenti, moralmente responsabili e socialmente impegnati.

Il College organizza un summer camp per alunni della Elementary School e del Gymnasium/Lyceum.

Quest’anno erano presenti circa 160 alunni di età compresa tra 6 ed i 18 anni.

Il camp per gli alunni dai 13 ai 17 anni si intitola PIERCE LEADERSHIP ACADEMY, ha una durata di 3 settimana, dalla seconda metà di giugno ai primi luglio.
 

OBIETTIVI DEL SUMMER CAMP

Gli obiettivi del camp sono portare gli alunni a: 

  • scoperta di sé

  • crescita personale

  • processo decisionale responsabile.

I moduli di attività sono cinque:

  • Entrepreneurship

  • Human Rights, Sustainable Development, Inspired leadership module

  • From Humanism to Leadership

  • STEM che si svolge anche all’interno del FABLAB

  • Biomedical Sciences

Gli alunni esplorano sia le aree di interesse che nuove materie e discipline accademiche, per comprendere meglio il funzionamento della leadership. 
 

ORGANIZZAZIONE

L’organizzazione del Summer Camp parte a marzo, quindi circa 4 mesi prima della data di inizio.

Una coordinatrice amministrativa gestisce sia la parte burocratica che i contatti con il Board del College, mentre la coordinatrice didattica gestisce delle attività didattiche e dei docenti.

Il summer camp si svolge dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 16:30.

Verso le 11 gli alunni si ritrovano tutti in mensa per una breve merenda, mentre il pranzo è somministrato dalle 13:30 alle 14:30.
 

STAFF

Lo staff è composto da figure interne al College con il supporto di una decina di volontari, studenti della Deree.

Oltre a coordinatrici e docenti è presente anche una parte del personale didattico e amministrativo, il personale di cucina ed il personale di pulizia.

FAB LAB

All’interno della scuola sono presenti diversi laboratori oltre a palestra, piscina, campo da basket e teatro:

  • School’s Maker Space

  • Computer Labs

  • Science Labs

  • Dietology workshop

  • Art workshop

  • Fablab 

Il fablab è stato aperto nel novembre 2019, l’ultimo dei laboratori del Pierce. Per ora è dedicato agli alunni del Gymnasium. Spero che diventi presto una polo di innovazione non solo per la scuola. 

La coordinatrice didattica Louisa Stathopoulou è la docente di tecnologia che si occupa del FABLAB. È una ingegnera civile con un master presso la Royal College of Art di Londra.

In circa 60 mq sono presenti le attrezzature comunemente utilizzate nei fab lab:

  • Lasercut

  • Stampanti 3d

  • Fresa CNC

  • Postazioni PC fisse

  • Vari tools.

Per la didattica sono stato aggiunti :

  • uno schermo collegato ad un proiettore ed a una camera

  • una dotazione di notebook , quando i pc non sono sufficienti.

Gli alunni del percorso STEM erano divisi in 2 gruppi, A e B. Il gruppo A era più numeroso, mediamente 18 persone. Il gruppo B circa 14 persone. I ragazzi erano leggermente più delle ragazze.

Louisa ha proposto ai gruppi due kit di elettronica diversi.

Il gruppo STEM A  aveva a disposizione il EASY BUILD TIMER KIT mentre il gruppo STEM B il DARK ACTIVATED COLOUR CHANGING NIGHT LIGHT KIT.

Ogni gruppo è stato diviso in 6 sottogruppi affidare un kit e quindi in progetto ad ogni sottogruppo.

Dopo una breve spiegazione sul funzionamento del kit, Louisa ha chiesto ai gruppi di pensare al potenziale utilizzo.

È stato chiesto agli alunni di seguire una traccia di Design Process:

  • Design Brief 

    • Qual è lo scopo o lo scopo del progetto? Perché è richiesto e per chi è?

  • Investigation

    • Ricerca lo scopo del progetto. Quali potrebbero essere i requisiti?
      Ci sono concorrenti e cosa stanno facendo?
      Più informazioni trovate sul problema in questa fase, meglio è, in quanto potrebbe creare un grande differenza più avanti nel progetto.

  • Specification

    • Questo è un elenco completo di tutti i requisiti che il progetto deve soddisfare, non importa quanto piccolo. Ciò ti consentirà di concentrarti sui dettagli in fase di progettazione e valutare il tuo design. Dimenticare un punto chiave di una specifica può portare ad un prodotto che non svolge il compito richiesto.

  • Design

    • Sviluppa le tue idee e realizza un design che soddisfi i requisiti elencati nella specifica. In questa fase è spesso normale prototipare alcune delle tue idee per vedere quali funzionano e quali no. 

  • Build

    • Costruisci il tuo prodotto/oggetto in base al design che hai sviluppato.

  • Evaluate

    • Il prodotto soddisfa tutti i punti elencati nelle specifiche? Soddisfa quindi tutti i requisiti del brief di progettazione?
      In caso contrario, torna alla fase di progettazione ed esegui i cambiamenti necessari. È normale avere tali iterazioni nei progetti di design, anche se normalmente si mira a mantenerle al minimo.

  • Improve

    • Ritieni che il prodotto possa essere migliorato in qualche modo? Questi miglioramenti possono essere aggiunti al design.

 

Quindi ogni sottogruppo ha:

  • pensato a dei possibili utilizzi

  • fatto una ricerca sul web

  • deciso le specifiche del progetto

  • sviluppato il design

  • costruito il circuito e l’involucro dell’oggetto che avevano progettato.

  • Valutato se erano soddisfatte le specifiche di progetto

  • Valutato eventuali miglioramenti.

Gli alunni hanno utilizzato diversi tools sia analogici che digitali.

Hanno imparato a saldare, usare un calibro, un multimetro, cacciaviti ecc.

Hanno utilizzato Tinkercad per progettare “case” ed inviarli alla stampante 3d, Inkscape per disegnare le parti in compensato e plexiglass  da inviare alla lasercut.

Gli inconvenienti sono stati interessanti. 

Una parete troppo sottile o troppo spessa, lo spessore dei componenti elettronici, un design troppo complesso. Tutti "errori" che permettono di esercitarsi nel "processo decisionale responsabile" che è uno degli obbiettivi del Summer Camp e della scuola.
 

GITA ALL' ISOLA DI EGINA

Ogni anno viene organizzata una gita in un'isola nelle vicinanze di Atene per fare conoscere agli alunni,anche quelli stranieri, il territorio che li ospita. Questa abitudine viene mantenuta anche se la scuola attualmente ospita principalmente alunni greci. 

La giornata viene divisa in due parti. La mattina si visita un monumento con il supporto del professore di storia, poi si passa del tempo in spiaggia prima del pranzo. 

Gli alunni possono socializzare, si formano gruppi allargati che si divertono insieme.

Inoltre è un intermezzo più che meritato per gli alunni che hanno 3 settimane intense immersi in ambiti che non conosco.
 

VISITA FABBRICA DRONI

Con il gruppo STEM A abbiamo visitato una fabbrica da droni e apparecchiature subacquee.

Nell'azienda vengono utilizzate delle stampanti 3d sia per produrre alcune parti dei droni e delle valigie di comando che per realizzare lo stampo per la scocca in fibra di carbonio.

Gli alunni hanno potuto conoscere le caratteristiche dei droni e il processo di produzione. 

Hanno utilizzato un mini drone, programmammabile tramite scratch.

Hanno visto all'opera diversi software di disegnazione 3d

Con Lego Wedo hanno costruito delle eliche funzionanti  e con il cartone schiumato hanno costruito un modello di aereo.
 

COSA HO IMPARATO

Ho imparato che suddividere e riconoscere le varie fasi di progetto è importante anche in ambito non lavorativo e che definire  dei tempi  massimi per ogni fase di progettazione ha permesso di completare tutti i progetti.

Gli alunni hanno recepito in fretta questa metodica e hanno sviluppato progetti interessanti senza disperdersi.

Louisa ha fatto i video delle lavorazioni dei vari oggetti progettati dagli alunni e poi li ha usati per spiegare il funzionamento e le problematiche delle stampanti 3d perché le tempistiche di stampa non hanno permesso agli alunni di assistere alla stampa completa.

Louisa punta molto:

  • sulla semplicità, mi ha ricordato una frase di Bruno Munari "complicare è facile, semplificare è difficile”;

  • sul riciclo e non sciupare; 

  • sull’imparare dagli errori;

  • nell'adattarsi alle nuove situazioni e dinamiche che si vengono a creare;

  • sulla sicurezza nell’uso delle attrezzature.

Nella fabbrica di droni alcune delle persone che hanno interagito con gli alunni si sono occupate di insegnamento per adulti (istruttore di volo per droni) o per bambini (insegnante elementari).

È stato interessante vedere le dinamiche che si sono sviluppate tra adulti e adolescenti.


COSA SI PUÒ IMPLEMENTARE AL FAB LAB

Attualmente è difficile immaginare un Summer Camp all’interno del WE DO Fablab.

E’ necessario una struttura organizzativa che in questo momento non abbiamo.

Il cortile esterno attualmente non permette di prevedere uno spazio di gioco o ricreazione per bambini e ragazzi. 

Si possono sviluppare delle attività alternative a supporto di Centro Estivi e Scuole.

Ad esempio:

  • in concerto con insegnanti ed educatori creare kit da utilizzare durante i laboratori, per spiegare cosa si può fare con la fabbricazione digitale.

  • ospitare al fablab piccoli gruppetti di bambini/ragazzi facendo mini laboratori.
    Le fasi delle lavorazioni che i ragazzi non vedono possono essere filmate (come Louisa aveva fatto con i suoi alunni) ed inserirli in una piattaforma multimediali a disposizione di tutti (alunni, parenti, insegnanti ed educatori).

  • supportare la creazione di consorzio di scuole per un laboratorio mobile, per non penalizzare gli alunni delle scuole che hanno problemi di budget o di personale e per ottimizzare i costi di macchinari e personale.

  • organizzare workshop per le scuole sulla fabbricazione digitale (collegati alle discipline STEAM) all'interno di aziende o artigiani che si rendessero disponibili.


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